I tre portacolori della mountain bike di Pechino si allenano in Val di Fassa
Pedalate olimpiche, in questi giorni, sui percorsi della Val di Fassa Bike, gara dedicata agli appassionati di mountain bike che si correrà domenica 14 settembre, con partenza ed arrivo a Moena (in Trentino). Proprio in questi giorni infatti, e precisamente dal 25 luglio scorso al 13 agosto prossimo, i tre azzurri selezionati per la gara di mountain bike cross country ai prossimi Giochi Olimpici di Pechino sono in ritiro in Val di Fassa, a Moena, dove stanno svolgendo una specifica preparazione in altura.
Tre bikers che rispondono ai nomi di Marco Aurelio Fontana (atleta quest’anno capace di un quinto posto in Coppa del Mondo e vincitore degli Internazionali d’Italia), Yader Zoli (alla seconda olimpiade) ed Eva Lechner, la grande speranza italiana delle ruote grasse in rosa, quest’anno per la prima volta sul podio di una gara di Coppa del Mondo (seconda in Andorra). Tutti agli ordini del CT Hubert Pallhuber, profondo conoscitore della zona ed ex campione del mondo di cross country, prodigo di consigli nei confronti dei suoi atleti in questo periodo di avvicinamento all’Olimpiade.
I tre azzurri, in questi giorni, hanno provato sia il percorso “marathon” (64 km) che il “classic” (47 km) della Val di Fassa Bike, trovando in essi gli spunti ideali per ricavare un tracciato che ricalchi le caratteristiche di quello che prossimamente saranno chiamati ad affrontare a Pechino. Un bell’allenamento per loro, che la sera si spostano in quota a dormire (in rifugio a 2500 metri) e che non si fanno mancare qualche uscita di semplice piacere, in mezzo al verde della vallata trentina.
Lontani dal traffico, immersi nella natura ed in quello che è un vero e proprio paradiso del biker, i nazionali hanno pure trovato l’affetto dei tanti appassionati delle ruote grasse presenti in Val di Fassa, che hanno approfittato per scambiare quattro chiacchiere con i nostri campioni, nonché per qualche foto ed autografo.
Un clima rilassato quello che si respira in casa Italia, come confermato dalle parole del CT Hubert Pallhuber, che guarda alla gara olimpica con grande ottimismo. “Non siamo i favoriti – ha commentato Pallhuber -, ma il percorso olimpico si addice sia alle caratteristiche di Fontana che di Zoli i quali, a differenza di quanto visto nel Mondiale, il cui percorso non faceva proprio al caso loro, potranno esaltarsi, sperando di trovare la giornata buona. Con un pizzico di fortuna penso che i nostri atleti possano fare una bella gara ed entrare nei primi dieci, o anche nei primi cinque. La medaglia? Resta un sogno, ma se riesci a stare nei primi cinque non ce l’hai poi così lontana. Certo, se arrivasse un 15° posto lo definirei un fallimento. Eva Lechner? Quest’anno è salita sul podio in Coppa del Mondo. È un’atleta che può dire la sua, una temibile outsider”.
Un veterano, Yader Zoli, e un giovane già affermato, Marco Aurelio Fontana. Un giusto mix che lascia ben sperare. “Il mio obiettivo minimo è un posto nei primi dieci – racconta Fontana -, ma la mia speranza è quella di entrare nei primi cinque. Ho dimostrato in tutto il corso della stagione di poter valere questa posizione ed ora vorrei ribadirlo, proprio alle Olimpiadi”.
Zoli, invece, non parla di posizioni. “Alle scorse Olimpiadi mi infortunai un mese prima del via – racconta il faentino -, ora mi viene offerta una nuova occasione, che voglio assolutamente sfruttare. Ho passato un inizio di stagione difficile, ma ora sto bene e le sensazioni sono buone. Chiedo solo un po’ di fortuna. Il tracciato, stando a quanto mi hanno detto, fa al caso mio. Quindi ci sono tutti i presupposti per un buon risultato”.
Il sogno a cinque cerchi della nazionale italiana, dunque, parte dalla Val di Fassa e dai percorsi della Val di Fassa Bike. Sognando una medaglia…
Fonte: comunicato stampa NewsPower.it